Rialc
Rao 0bis.

            Poesie anonime aggiunte






            Santa verge maria. dona prendaus merce dest peccador. quius crida [
            vos ets flor. gint arbida. on tot gog secapte. humil [
            nuyla re marma. ses farasida et vos sabets per que breum[     ] teng a [
            mar ap (?) se (?) car atota mauida. ay fayt mala [   ] il uose xausida [
            si[  ] plats defendets me / que si marmas partia [ ] jra per d (?) jda [
                             ab lo ueray deu quim fe:

 

 

 

Ed. Stefano Asperti, «Un goig trecentesco inedito», Romanica Vulgaria, Quaderni 12 (Studi catalani e provenzali 88), 1990, pp. 67-112, a p. 74.

«Lo stato [della carta del manoscritto], per larghi tratti illeggibile, non permette seri tentativi di ricostruzione. È comunque certo che anche quest’ultimo [oltre a 0bis. Verge, alegria, contenuto nella stessa carta] fosse un testo versificato, del quale è ancora possibile intravvedere la struttura: tre strofette di versi lunghi, forse a base alessandrina, con rima femminile in -ida (crida : arbida : farasida : ma vida : xausida : -jda), chiuse da un verso più corto (esasillabo-eptasillabo) con rima maschile in -e (se capte : defendets me : qui.m fe)» (Asperti, p. 73).

 

Incipitario degli anonimi aggiunti 
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