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Libri ricevuti ragionati

 

 

Xavier Dilla, En passats escrits. Una lectura de la poesia d’Ausiàs March, Barcelona, Empúries, 2000, pp. 308. – ISBN 84-7596-688-8

Il libro si divide in due parti: «La tradició cançoneresca europea i Ausiàs March» e «Lectura cançoneresca d’Ausiàs March». Nella prima viene studiata la tradizione dei canzonieri d’autore e delle raccolte miscellanee nel tardo Medioevo romanzo, fino a collocare in essa l’opera del poeta valenzano. La seconda parte propone una lettura per saggi di March secondo un filo cronologico.

Si tratta, senza dubbio, di uno dei migliori libri finora dedicati a questo autore, benché il punto di partenza sia dato dalla tesi, non condivisa da tutti gli studiosi e su cui molto si è discusso, che l’opera di Ausiàs March vada considerata un canzoniere d’autore. Questa tesi, tuttavia, è sfumata e problematizzata, dal momento che a canzoniere d’autore si dà qui un’accezione assai meno rigida di quella corrente, che è, per intenderci, l’accezione a più riprese enunciata da Marco Santagata con riferimento ai Rerum vulgarium fragmenta. Posto che quello di Petrarca è un modello unico e inimitabile, e di fatto mai perfettamente imitato in tutta la sua complessità, una definizione ‘debole’ di canzoniere appare una proposta operativamente più produttiva per lo studio dell’emergenza autoriale (non necessariamente dell’emergenza della soggettività letteraria) nella letteratura medievale. È questa una prospettiva che potrebbe essere estesa con interesse ad altri poeti peninsulari, non solo catalani, come l’autore stesso si prova a fare con Joan Berenguer de Masdovelles e Juan Álvarez Gato.

Molto penetranti i capitoli della seconda parte, che oscillano tra la caratterizzazione di grossi segmenti o aspetti dell’opera (le prime poesie e quelle della maturità, l’eredità dei trovatori, i Canti di morte, i componimenti di occasione) e un minuzioso bricolage ermeneutico.

Il volume è esemplare per il giusto equilibrio tra erudizione, mai esibita oltre misura, e piglio interpretativo. In effetti, i problemi maggiori che pone oggi l’opera di Ausiàs March non riguardano tanto il testo, edito criticamente per ben tre volte nell’ultimo secolo, quanto la sua interpretazione sia puntuale sia complessiva. E il libro di Xavier Dilla rappresenta un contributo molto importante in questa direzione.  [C. Di G.]

 

[iii.2000]     

 

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