Rialc
Rao 0bis.
Poesie anonime aggiunte
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Si tots temps vols viure valents e pros |
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3 a te e la gen] e te a la gen. |
21 apaya] assaya esp. + apaya. — 34 blasme] blabe. — 40 dons] doncs; avans] anans; te] re. — 47 re] res. |
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I. Se vuoi vivere sempre valoroso e prode e che ciascuno ti consideri valente, e guadagnare a te Dio e il prossimo, sii leale, fedele e meritevole, perché io credo che a Dio piaccia
l’uomo leale nel secolo, che se ne appaga, e tu stesso vali di più se sei leale [e] pieno di virtù, perché
nell’uomo la lealtà trattiene presso di sé ogni bene.
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VI.
Mai l’uomo piacevole ti trovi corrucciato, né il corrucciato ti trovi troppo gioioso, né il lusingatore ti trovi troppo credulo, né il povero troppo avaro né compassionevole, né il malvagio di buona ricompensa; né si ottenga da te il tuo cuore puro, né ti [si] sottragga, né il saggio [ti trovi] troppo sciocco, e neppure lo sciocco saggio, né il falso di parola. |
Ed. Sergio Vatteroni, Rialc 2001. [L’editore giudica inattendibile l’attribuzione del componimento a Peire Cardenal da parte del codice Vega-Aguiló, assegnandolo, sulla base della lingua e della tradizione manoscritta, a un anonimo autore del Trecento, forse non catalano ma operante in Catalogna: vedi il suo saggio in corso di stampa negli Atti SIFR 2001. Anche secondo Elisabeth Schulze Busacker, «Si tots temps vols viure valens e pros (P.-C. 335, 51a)», in Convergences médiévales. Épopée, lyrique, roman. Mélanges offerts à Madeleine Tyssens, Bruxelles, De Boeck, 2000, pp. 441-457, l’analisi delle fonti esibite (in particolare il Facetus) o, per contro, assenti, rende impossibile l’attribuzione del sirventese al trovatore.]
Mss. e rubriche: VeAg II [= Hb], p. 711, c. 181r Serventesch tot uniçonant ffet per En Pere Cardenal; FdS [ricettario medico del sec. XIV, dono di Ferran de Segarra alla Biblioteca de Catalunya, ms. 850], c. 9v. || È il n. 335.51a di P.-C. Edizioni precedenti: dopo una prima stampa nel 1917, senza traduzione né commento, Césaire Fabre pubblica il sirventese sulla testimonianza di VeAg due volte: «Un poème inédit de Peire Cardinal», Archivum Romanicum, 3, 1919, pp. 28-41; e «Un poème inédit de Peire Cardinal: Si totz temps vols viure valents e pros», The Romanic Review, 11, 1920, pp. 195-222. Segue, sui due testimoni, René Lavaud, Poésies complètes du troubadour Peire Cardenal (1180-1278), Toulouse, Privat, 1957, p. 576, n. XCVI, quindi Pere Bohigas, Lírica trobadoresca del segle XV. Joan Basset i altres poetes inèdits del Cançoner Vega-Aguiló, Barcelona, Institut de Filologia Valenciana - P.A.M., 1988. 1988, p. 199, n. LIX, ancora sul solo VeAg.
Scheda metrica. Sei coblas unissonans di 8 versi, più una tornada (frammentaria) di 4 versi, secondo lo schema 577:161 di I. Frank, Répertoire métrique de la poésie des troubadours, Paris 1953-1957: a10 b10 b10 a10 c6’ c10’ d10 d10. Il sirventese è contrafactum di Pons de Capduelh, P.-C. 375.10, n. 577:163 del Répertoire di Frank.
Nota al testo. Le due testimonianze divergono in più punti in varianti sostanziali, rappresentando due redazioni distinte, tanto che non pare possibile ridurle all’unità. Il testimone recenziore appare più corretto del più antico FdS, che tuttavia permette di restituire nella sua interezza il testo della VI cobla. Si impone la scelta di una edizione non composita: stampo perciò i due testi, con in calce i relativi apparati. Ad essi faccio seguire la traduzione di VeAg, e solo per la stanza VI, di FdS.L’ordine delle strofe e dei versi in FdS è il seguente:
I [= 5-8, frammentari]
II
VI
V
25-28
21-24
17-20 [frammentari]
. . . os + 29-32 [frammentari]
49-52 [tornada, frammentaria]